Mer. Dic 4th, 2024

L’adolescenza (dal latino adolescere, che significa “crescere”) è il periodo di transizione tra l’infanzia e l’età adulta, che parte dagli undici anni, periodo della preadolescenza, fino ai 25 anni di età; il termine di questo processo è interamente soggettivo,

L’adolescenza è una tappa della vita molto particolare, poiché può essere tumultuosa, piena di insidie dovute all’esigenza del minore di vivere nuove esperienze, dell’affermazione della propria autonomia, della richiesta di maggiore indipendenza, della ribellione rispetto ai genitori; tappa che potrebbe essere insidiosa in quanto l’adolescente ha bisogno di vivere maggiormente gli altri, di uscire di casa, di avere esperienze nuove che possono portarlo ad accedere all’utilizzo di alcool o di sostanze stupefacenti.

ma allo stesso tempo può essere una fase singolare e straordinaria, fatta di nuove conoscenze, di grandi amicizie e di consolidamento delle relazioni con i familiari, che tramite liti e discussioni possono consolidarsi e dare spunto per l’elaborazione di stati d’animo e di emozioni al fine di una sana ed adeguata crescita.

I cambiamenti che vive l’adolescente sono moltissimi, a volte subiti con angoscia ed ansia, basti pensare alle reazioni del minore di fronte al proprio corpo che cambia e ciò può generare delle problematiche nella sfera alimentare; in altri cambiamenti vissuti in maniera positiva possono innalzare l’autostima, come ad esempio all’interno del mondo dello sport ove il corpo è una grande arma.

Ma ogni adolescente è diverso dall’altro, nonostante le crisi emotive siano parte di questa tappa evolutiva,  le cosiddette tempeste emotive adolescenziali.

Durante l’adolescenza il potenziale intellettivo si trasforma, difatti la crescita fisica del cervello diviene più lenta, ma il potenziale e la possibilità di imparare e apprendere accresce in modo elevato grazie alle basi costruite fin dall’infanzia; lo sviluppo cognitivo genera la nascita del pensiero astratto, ipotetico deduttivo che fornisce la possibilità di poter pensarsi da fuori e nel futuro, che permette di poter vedere gli altri come individui separati da sé, che hanno propri pensieri e propri aspetti affettivi.

Le sfide che deve attraversare l’adolescente sono molteplici, egli ha bisogno di sentirsi diverso, accettato dal gruppo, di avere una propria personalità, di avere a fianco adulti che sono diversi dai propri genitori.

L’adolescenza non deve essere interpretata come un periodo negativo costellato da conflitti tra genitori e figli.

Ricordiamo che il minorenne non è più un bambino ma, allo stesso tempo, non è ancora del tutto indipendente dai genitori ed inoltre non ha terminato la maturazione sessuale.

Deve sperimentare la trasformazione del rapporto con i genitori, che vede a volte come se fossero degli ostacoli per la propria indipendenza in quanto cercano di far rispettare le regole; allo stesso tempo hanno un grande bisogno di loro e di poter tornare nel porto sicuro che hanno sempre avuto.

Il ruolo del genitore è fondamentale in quanto oltre a promuovere una comunicazione efficace che riesca a far tirar fuori gli stati d’animo dell’adolescente, egli non deve sottrarsi dal proprio ruolo educativo.

Riferimenti bibliografici:

Benzoni S., Figli fragili, Editori Laterza, 2017

Lancini M., Cirillo L., Scodeggio T., Zanella T., L’adolescente. Psicopatologia e psicoterapia evolutiva. Raffello Cortina Editore, 2020

Micoli A. “Genitori di fronte la separazione”, Franco Angeli, 2012

Pan B.X., Ito W., & Morozov A. (2009). Divergence between thalamic and cortical inputs to lateral amygdala during juvenile–adult transition in mice. Biological psychiatry, 66(10), 964-971.

Siegel D. J. (2013). La mente adolescente. Raffaello Cortina Editore.

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