Mar. Set 10th, 2024
Con l’Operazione Greif (Grifone) del 1944 i tedeschi, nell’ambito dell’offensiva delle Ardenne e con un reparto speciale di kommandos, specialisti tra l’altro anche in lingua inglese,tentarono, con un certo successo, di far penetrare oltre le linee anglo-americane, come se si fosse trattato di un moderno cavallo di troia, vari gruppi di kommandos per cercare di mettere a soqquadro le retrovie americane.

 
L’SS.Standartenfuhrer Otto Skorzeny ebbe l’ordine operativo di raccogliere un reparto speciale che sapesse parlare l’inglese o lo slang statunitense subito dopo lo sbarco in Normandia e tali soldati tedeschi formarono la "la 150^ Sturm Brigade" corazzata. Vennero messi in allerta subito dopo la riunione tenutasi ai primi di dicembre del 1944 nel castello di Ziegenberg, nella Hesse, diventato il Quartier Generale delle operazioni sul fronte occidentale. E dovevano attuare l’Operazione Greif.
 
La 150^ Panzer Sturm brigade era costituita da 2.500 uomini che sapevano l’inglese e lo slang americano, più 2 battaglioni di parà, 1 di parà SS, 2 compagnie corazzate, 2 compagnie cacciatori di carri e da una compagnia di trasmissioni, per un totale di 5.000 uomini. Dovevano compiere una serie di azioni di guerra non orto-dossa dietro le linee nemiche, attuando una moderna versione del "cavallo di Troia".
Tale operazione, parte integrante dell’offensiva delle Ardenne, ebbe un effetto paralizzante sull’avversario. Tale reparto infatti aveva il preciso compito di seminare disordine e confusione dietro le linee americane. Per questo motivo erano stati pazientemente preparati dei volontari e si era poi provveduto ad addestrarli con la solita puntigliosità teutonica.
Prima ci si limitò a selezionare militi provenienti dalle SS, poi si passò tra i reparti della Wehrmacht. E’ da tener presente che fin dall’epoca della battaglia in Tunisia, quando per la prima volta l’esercito tedesco si trovò di fronte quello americano, reparti speciali vennero incaricati di svaligiare ed appropiarsi dei magazzini militari statunitensi e di portare nelle retrovie autocarri, mezzi blindati, jeeps e aerei ancora in grado di funzionare o quantomeno di poter essere rimessi in sesto.
Addirittura ai primi prigionieri statunitensi vennero sottratti uniformi, oggetti di uso quotidiano, come rasoi di sicurezza, soldi, fazzoletti, biancheria, sigarette, oltre a vecchi giornali.
Da sottolineare il fatto che almeno una quarantina di jeeps condotte dagli uomini della "150^ Panzer sturm brigade" riuscirono non soltanto a passare indenni le linee ma soprattutto ad infiltrarsi tanto profondamente nel dispositivo statunitense da riuscire a raggiungere perfino il fiume Mosa, nonostante gli americani avessero saputo, proprio il giorno dello sfondamento, che ciò stava per accadere.
Il 16 dicembre del 1944, mentre le avanguardie corazzate del generale Sepp Dietrich e di Walter Model attaccavano gli americani nelle foreste delle Ardenne, un ufficiale tedesco catturato fu trovato con addosso una copia dell’Operazione Greif, in cui si specificava esattamente dove e quali compiti aveva il reparto speciale di Skorzeny. Infatti si indicava che il fiore all’occhiello dell’attacco alle Ardenne era proprio il reparto costituito dagli uomini della "150^ Panzer sturm brigade", ed aveva il compito di infiltrarsi profondamente nelle linee americane approfittando dei mezzi catturati a tale paese nemico, sui quali montavano reparti tedeschi cammuffati con uniformi americane e che dovevano impadronirsi dei ponti della Mosa allo scopo di mantenerli integri e liberi per il passaggio dei mezzi motocorazzati tedeschi.
 
Questa colonna era comandata dallo Standartenfuhrer delle SS (colonnello) Peiper. Anche se gli americani a questo proposito siano stati sempre reticenti, sembra che tale commandos agli ordini di Skorzeny siano riusciti realmente a seminare una gran confusione nelle retrovie statunitense.
 
In quei giorni si verificarono strani avvenimenti: come nel caso di soldati americani con la fascia della Military Police che riuscirono ad impedire per tutta la giornata del 16 dicembre, il primo giorno dell’offensiva delle Ardenne, il traffico su alcuni ponti della Mosa, come a Liegi e a Huy, con il pretesto che le arcate dei ponti erano state minate e quindi c’era la posiibilità che potessero essere fatte esplodere. Un altro fatto analogo avvenne all’ingresso del tunnell dell’Escault, dove altri due MP in divisa statunitense impedirono con l’identico pretesto il passaggio alle truppe di riserva americane per tutta la giornata del 17 dicembre.
Naturalmente vi furono altri episodi strani, come quando due MP si piazzarono in incroci stradali nevralgici, cambiando le insegne stradali e i cartelli direzionali. Addirittura ad un crocevia un’intera colonna corazzata fu deviata verso le retrovie anziché farlla procedere verso il fronte.
 
Inoltre si provvide anche a tagliare cavi telefonici, ad eliminare staffette, e a disseminare le strade di falsi segnali di mine. Alcuni membri di questi commandos caddero in mano americana, e questo accrebbe ancor di più la confusione e il panico.
Nel 1970 uscì in Francia una testimonianza di un membro di questi commandos sopravvissuto alla guerra: Johan Bauerfeind, che durante l’operazione aveva assunto il grado di caporale ed il nome di John Farmer.
 
Ebbene riferì che tra i compiti assegnati ad alcuni uomini della 150^ Panzer sturmbrigade c’era l’uccisione del comandante in capo del fronte occidentale, gen Eisenhower. Per questo il commando scelto doveva raggiungere il comando alleato di stanza a Versailles.
In definitiva l’Operazione Greif ebbe un notevole successo, anche se la grande offensiva delle Ardenne si risolse in un completo disastro militare.
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