Gio. Mar 23rd, 2023

Sono cambiati i tempi da quando i Carabinieri a cavallo, pattugliando antichi borghi e remote giurisdizioni di quella giovane Italia pronta ad essere finalmente unita, vigilavano prevenivano e reprimevano delitti dal nostalgico e romantico sapore, percepiti in bianco e nero forse quale conseguente reminescenza scolastica influenzata dal Verga, con quel suo compare Turiddu in Cavalleria Rusticana.

Dai delitti di onore al brigantaggio, come anche delle “prime mafie” dei signorotti in doppiopetto, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, ed oggi, ormai avviato “a tamburo battente” verso il terzo millennio e le sue misteriose incognite, l’Investigatore moderno ben rimpiange i tempi in cui con una telefonata od un caffè al bar, si aggiornava di vita morte e miracoli di una intera comunità composta da migliaia di anime; tempi in cui il Maresciallo, il Sindaco, il Prete ed il Medico del paese facevano il buono ed il cattivo tempo ed erano considerati da tutti le massime autorità locali, tempi quelli, dove tutti chi più e chi meno, si conoscevano direttamente od indirettamente davvero bene.

Oggi non è più così, i Carabinieri non si arruolano più con il tamburo, e la Comunità, qualsiasi esso sia il contesto geografico e sociale, considerandola dal più semplice, è divenuta una complessa rete di attività umane e sociali, linguistiche etniche e religiose, politiche e criminali prevalentemente chiuse e riservate, molto difficili da penetrare ed interpretare in ogni singola porzione, sfaccettatura od angolazione. Nei contesti investigativi attuali, dalla criminalità organizzata al terrorismo, dalla pedofilia al traffico di droga, sono richieste competenze soggettive di elevato livello tecnico/operativo. In virtù di questo la Polizia Giudiziaria si è dotata negli ultimi anni delle più sofisticate tecnologie di indagine disponibili sul mercato mondiale ed ha attivato specifici percorsi formativi di specializzazione pratica per i propri operatori sul campo.

Questa materia è oggi conosciuta ed insegnata con il nome di “ Tecnica Investigativa Avanzata”.
Attraverso l’applicazione e lo studio approfondito di questa materia, i livelli di capacità di intervento sul crimine è aumentato esponenzialmente e se un tempo, pedinando un soggetto attenzionato venivano sacrificate ingenti risorse sotto il profilo umano e materiale, oggi attraverso i moderni sistemi di monitoraggio satellitare come anche quelli audio e video ambientale, un solo operatore può gestire flussi di informazioni un tempo impensabili e nell’immediatezza disponibili. La tecnologia moderna ha consentito notevoli benefici nel campo criminalistico/investigativo sia da un punto di vista tecnico che giuridico formale ma fattori estrinseci alla propria area applicativa, hanno portato ad una replica silenziosa ma decisa dalla criminalità (di un certo livello) che, non priva di capitali da proteggere ed investire, niente si è fatta mancare in termini di dotazioni elettroniche e materiali quali contromisure tecnologicamente avanzate di contrasto alla Polizia Giudiziaria.

Inoltre, l’avvento di serial televisivi quali C.S.I. nelle varie ambientazioni geografiche proposte, certo non aiutano gli operatori di Polizia Giudiziaria in indagini complesse quali Omicidi e Violenze sessuali che, seppur commessi anche da criminali comuni ed occasionali, risultano ispiratori del proprio modus operandi, riscontrandone conseguentemente sulle scene criminis un calo delle tracce del 30% rispetto a prima. E’ oramai una sfida in pieno svolgimento, ove crimine e giustizia duellano a colpi di professionalità tecnologica e competenza operativa con, da una parte Operatori Istituzionali addestrati e dall’altra Criminali senza scrupoli, professionisti con portafogli generosi da potersi permettere consulenze operative ed operazioni speciali di ex Militari fuggiti magari dall’Est Europa con chissà quale addestramento sulle spalle e che, indubbiamente possono permettersi in pieno relax l’assalto chirurgico ad un qualsiasi furgone blindato.

E’ necessario, che dalle misure alle contromisure attive e passive di sorveglianza, dall’analisi ed alla valutazione del rischio operativo e personale, dall’indice di fattibilità di una operazione di P.G. all’esecuzione tecnica della stessa, siano ad oggi, solo alcune delle competenze necessariamente richieste all’Operatore di Polizia Giudiziaria moderno.

admin

Di admin

Lascia un commento