Gio. Mar 23rd, 2023
Mafia: ASSOCIAZIONE SEGRETA CON FINALITA’ EVERSIVE; qui si inizia e qui si finisce.

Con queste parole si apre l’ultima giornata del V Investigaziont Day tenutosi nella città di L’Aquila. Il tema delle giornate è stato appunto lo studio del fenomeno criminale che risiede nel termine "mafia".
La nascita della mafia avviene in contemporane con quella dello Stato.
In Italia, storicamente, è possibile riconosce e suddividere queste varie organizzazioni criminali con un comune obiettivo:
 
Sicilia 
Cosa Nostra
struttura verticistica 
Cosa nostra è un’organizzazione criminale di stampo mafioso nata in Sicilia la cui origine si fa tradizionalmente risalire agli inizi del XIX secolo ed è messa in relazione all’antico fenomeno del brigantaggio. Tuttavia è doveroso precisare che tale asserzione è poco condivisa; buona parte degli studiosi ritiene di retrodatare il fenomeno al XVI secolo, quando in varie parti d’Italia si erano formate congregazioni paracriminali sul tipo di quella citata dal Alessandro Manzoni, (I bravi e Don Rodrigo), nel suo capolavoro "I promessi sposi". È costituita da un sistema di gruppi, chiamati famiglie, organizzati al loro interno sulla base di un rigido sistema gerarchico composto da gregari di diverso livello detti picciotti e da un capo detto padrino. Con il termine, "Cosa nostra", oggi ci si riferisce esclusivamente alla Mafia siciliana (anche per indicare le sue ramificazioni internazionali, specie negli Stati Uniti d’America), per distinguerla dalle altre, internazionali, genericamente indicate col termine di "mafie"
 
Stidda
struttra a stella; gruppi alleati tra di loro
Le origini della Stidda possono essere fatte risalire allo stesso periodo di quelle di Cosa Nostra, poiché sono comuni a entrambi i gruppi criminali la ragione e il motivo della nascita nell’ambito rurale. A differenza di Cosa Nostra, però, la Stidda controlla territori ristretti e circoscritti e la sua organizzazione interna sembra essere quella di una confederazione di più cosche, senza un rigida struttura verticistica. Mentre Cosa Nostra si evolveva e si modificava, evolvendosi, la Stidda e gli stiddari (o stiddaroli) rimanevano più o meno gli stessi (con poche regole ed una gerarchia semplicissima). Tutto questo finché i corleonesi non salirono ai vertici di Cosa Nostra.
La quinta mafia ha una caratteristica tutta sua, cioè la capacità di evolversi e di cambiare le regole, la struttura interna e i rapporti tra le varie cosche. Oggi, la Stella e tutti i gruppi che la compongono si strutturano secondo uno schema ben definito al cui apice c’è la figura del capo. Si è affermato un principio di mutua assistenza tra i membri della stessa cellula criminale e tra clan alleati o amici, non più singole cosche prive di collegamento, ma gruppi saldamente legati e consorziati. Con un elemento in più, quello della spietatezza delle azioni, che diventa decisivo nello sviluppo rapido delle carriere e nell’affermazione di giovani emergenti.
In questi giorni, fatta eccezione per Palermo, esiste una cellula della Stidda in ogni provincia della Sicilia e anche in alcune regioni del nord. Le indagini nell’Italia settentrionale hanno confermato che oltre alle attività tradizionali, la Stella si occupa anche di organizzare bande di rapinatori e di altre attività, prima trascurate. Questo la porta a essere una mafia che cerca di mettere le mani in ogni attività illegale, al fine di trarne i maggiori guadagni possibili.
 
Calabria 
‘ndrangheta
struttura orizzontale, formata da varie ‘ndrine. La particolare organizzazione familiare ha impedito un’eccessiva influenza negativa da parte dei collaboratori di giustizia.
A differenza di Cosa Nostra, la struttura interna ad ogni cosca della ‘Ndrangheta poggia sui membri di un nucleo familiare legati tra loro da vincoli di sangue, le ‘ndrine. Non sono rari matrimoni tra le varie cosche per saldare i rapporti tra famiglie mafiose. I matrimoni hanno un alto valore simbolico, e possono anche servire a sancire la fine di una faida.
Struttura 
Si entra nella ‘Ndrangheta, o, per dirla nel gergo mafioso, si viene battezzati con un rito preciso, che può avvenire automaticamente, poco dopo la nascita se si tratta del figlio di un importante esponente dell’organizzazione ( in questo caso, finché il bambino non raggiungerà i quattordici anni, età minima per entrare nella ‘ndrangheta, si dirà che il piccolo è "mezzo dentro e mezzo fuori"), oppure con un giuramento, per il quale garantisce con la vita il mafioso che presenta il novizio, simile ad una cerimonia esoterica, durante la quale il nuovo affiliato è chiamato a giurare nel nome di nostro Signore Gesù Cristo. Il battesimo dura tutta la vita e ad uno sgarro paga spesso la famiglia del nuovo affiliato. Per questo motivo è difficile trovare pentiti, poiché questi andrebbero contro i loro stessi parenti e familiari, e al giuramento che hanno fatto all’ingresso nel mondo della malavita. A tutt’oggi i pentiti di ‘Ndrangheta sono pochissimi, e solo uno è un esponente di spicco dell’organizzazione; tutto ciò rende il fenomeno mafioso difficile da combattere e da arginare.
Ogni famiglia ha pieni poteri oltre che controllo sulla zona e sul territorio che le appartiene, in cui opera con la massima tranquillità e gestisce il monopolio di ogni sua attività lecita o illecita che sia. La posizione di ogni singolo membro all’interno di una famiglia è severamente disciplinata e regolata da un ferreo codice al quale non si può sfuggire. Nel caso ci siano problemi con un adepto, questo viene portato davanti al tribunale della sua cosca (o faida per usare un termine tipico della ‘Ndrangheta).
 
Campania
Camorra
Struttura verticistica.
Il gruppo criminale più violento può scalare la catena di comando.
Con il termine camorra si indica l’insieme delle attività criminali organizzate, con una marcata presenza sul territorio, che si sviluppano ed hanno le proprie radici in Campania, e che possono avere interessi anche al di fuori delle proprie zone d’origine. Sebbene il termine sia usato per indicare la società criminale nata a Napoli nel XIX secolo e conosciuta anche come Bella Società Riformata, oggi spesso si tende, erroneamente, ad identificare con questo termine un’unica organizzazione criminale simile alla cupola mafiosa siciliana o ad altre organizzazioni di uguale stampo. In realtà la struttura della camorra è molto più complessa e frastagliata al suo interno perché è composta da molti clan diversi tra loro per tipo di influenza sul territorio, struttura organizzativa, forza economica e modus operandi. Inoltre le alleanze fra queste organizzazioni, qualora si possano considerare tali semplici accordi di non belligeranza fra i numerosi clan operanti sul territorio, sono molto fragili e spesso sfociano in contrasti o vere e proprie faide, con agguati ed omicidi. Con il termine camorra spesso si indica anche un tipo di mentalità diffusa in Campania, ed in generale nel meridione d’Italia, che fa della prepotenza, della sopraffazione e dell’omertà diffusa i suoi principali punti di forza. Il confine tra l’appartenenza ad un clan camorristico e il vivere in una mentalità camorristica diffusa, il più delle volte è labile ed etereo e, in alcuni particolari ambienti sociali, una divisione netta tra le due cose potrebbe risultare non attendibile.
Struttura 
La Camorra, attualmente, è organizzata in modo pulviscolare con un insieme di famiglie, pare siano 236 tra città e provincia, che si uniscono e si dividono con grande facilità. Questa struttura, caratteristica della Camorra fin dal dopoguerra, fu sostituita solo in 2 occasioni e solo temporaneamente: durante la lotta tra Nuova Camorra Organizzata (NCO) e NF e durante la riorganizzazione della mafia napoletana in NMC. Tutte le volte che si è tentato di riorganizzare la camorra con una struttura gerarchica verticale si è preso come modello Cosa Nostra. Questi tentativi sono sempre falliti per la tendenza dei capi delle varie famiglie a non ricevere ordini dall’alto. 
 
Puglia
Sacra Corona Unita
Una fusione tra le varie associazioni mafiose.
La Sacra Corona Unita è la più giovane tra le varie organizzazioni mafiose italiane. 
Struttura 
Sono divisi in 47 clan, autonomi nella propria zona ma tenuti a rispettare interessi comuni a tutti, i 1.500 affiliati circa della Sacra Corona Unita. Si tratta quindi di un’organizzazione orizzontale per molti versi simile a quella del ‘Ndrangheta.
Economia
Secondo recenti dati forniti dall’Eurispes sembra che la Sacra Corona Unita guadagni 878 milioni di euro l’anno dal traffico di droga, 775 milioni dalla prostituzione, 516 milioni dal traffico di armi e 351 milioni dall’estorsione e dall’usura. Tutto sommato un giro d’affari di circa 2 miliardi e mezzo di euro. 
 
Lazio
Banda della Magliana 
Agenzia di Servizi per le varie cosche mafiose.
Banda della Magliana è il nome attribuito dal giornalismo italiano a quella che è considerata la più potente organizzazione criminale che abbia mai operato a Roma. Il nome deriva da quello del quartiere – Magliana, appunto – di cui molti dei suoi componenti erano originari.
A questo gruppo criminale vennero attribuiti legami con diversi tipi di organizzazioni quali Cosa Nostra, Camorra, ‘Ndrangheta, ma anche con esponenti del mondo della politica come Licio Gelli e la Loggia P2, nonché estrema destra eversiva e servizi segreti.
Struttura
La Banda della Magliana, a differenza di altri nuclei criminali organizzati, come la Camorra o Cosa Nostra, non presentava un’organizzazione piramidale: non aveva infatti un solo capo, ma diversi, divisi in gruppi, che spesso lavoravano anche singolarmente e senza la necessità che gli altri lo sapessero. I proventi dei crimini erano però divisi sempre in parti uguali, ogni membro riceveva la cosiddetta Stecca, una sorta di dividendo indipendente dal lavoro svolto in quel periodo che anche i membri detenuti continuavano comunque a ricevere attraverso la famiglia. I vari componenti erano comunque tenuti a partecipare all’attività criminale: anche quando alcuni di loro divennero veramente ricchi, girando su Ferrari con Rolex al polso, continuarono ad essere degli operai del crimine.
Inutile dire che appartenere alla Banda della Magliana significava anche non poter sgarrare: un errore sarebbe potuto facilmente costare la vita. 
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