Con l’ Operazione "attacco alla ferrovia Transiberiana" kommandos tedeschi tentarono nel novembre 1941 di andare a sabotare la rete ferroviaria che collegava la Siberia con Mosca.
Con l’Operazione attacco alla ferrovia Trans-Siberiana si intende un progetto tedesco che doveva essere attuato nel novembre 1941 per compiere una serie di sabotaggi contro tale rete ferrata per impedire il trasferimento di uomini e mezzi dal lontano estremo oriente sovietico per impedire l’arrivo degli aiuti alle forze militari sovietiche che combattevano nei dintorni di Mosca.
L’atto di sabotaggio doveva essere compiuto da un kommandos di 60 – 80 uomini suddivisi in piccoli gruppi di 5 o 6 uomini paracadutati dietro le linee nemiche con velivoli a lungo raggio d’azione Focke-Wulfe Fw 200 appartenenti con molta probabilità al KG 200. Questi uomini del kommandos di terra era costituito soprattutto da emigrati russi, reclutati prima dell’operazione Barbarossa quando i tedeschi iniziarono l’invasione dell’Unione Sovietica, da tedeschi che parlavano il russo, da volontari delle SS, dei parà e del reparto speciale Brandemburg dell’Abwehr.
Gli obiettivi erano 6 o 7 tra gallerie e ponti situati subito fuori Mosca, sulla linea ferroviaria meridionale Mosca-Ryasan-Chelyabynsk. Si voleva far scendere i kommandos tedeschi nelle vicinanze della città di Ufa, ben
Il secondo obiettivo era un ponte ferroviario che passava sul fiume Volga situato presso Kubychev, distante
Da sottolineare che nel giugno 1943 i tedeschi condussero effettivamente un bombardamento contro degli insediamenti a Gorki e in luoghi adibiti alla produzione di caucciù sintetico a Yaroslav. L’attacco fu un vero successo, anche per la totale mancanza di cannoni anti-aerei e di caccia russi.